Iniziamo questo tutorial dalla moto, la tecnica la si potrà migliorare in loco: arrivare con un mezzo con
problemi potrebbe arrestare la vostra carriera da piloti Sahariani prima del tempo.
Una premessa, stiamo parlando di preparare una moto per affrontare un viaggio nel DESERTO, magari anche sportivo, ma pur sempre un viaggio. Non stiamo parlando di moto da rally che
necessitano di accorgimenti particolari, sistemi per navigare, serbatoi maggiorati, ammortizzatore di sterzo.... ma soprattutto una lista ricambi da portare ben diversa
Spesso si cerca solo di migliorare le prestazioni, motore, sospensioni, scarico… dimenticando il fattore più importante per chi viaggia in paesi dove non esistono ricambi e
assistenza, l’affidabilità. Per i viaggi nel Deserto le attuali monocilindriche racing bastano e avanzano: quella che io
ritengo una preparazione valida è ricercare la massima affidabilità ed eliminare ogni rischio di rottura. Mi spiego in maniera semplice: cambiare una batteria che ha già due anni di vita è
una preparazione al viaggio (sui modelli a iniezione potrebbe essere un grosso problema avere una batteria ko), cambiare i cuscinetti ruota davanti e dietro, se è da tempo che non vengono
sostituiti è una preparazione... abbiamo appurato cosa intendo per preparazione per il Deserto, diversi sono i controlli da fare prima della
partenza. Verificare e nel caso di dubbi sostituire la trasmissione completa, cambiare l’olio se ha già percorso parecchi km, quello motore e del cambio nel caso sia separato.
Partire con filtro pulito e possibilmente, se la moto lo prevede, montare un sovra filtro aggiuntivo. Controllare le pastiglie freni, sostituire, se ha oltre due anni, il liquido
freni.
Una verifica va anche riservata ai leverismi del forcellone ed a eventuali perdite dalle forcelle. Una controllata a viti varie soprattutto nei 2T e, nel caso, passarle con del frena filetti blu. Sostituire la candela nel caso non lo si faccia da un po’. Insomma una bella e completa manutenzione della vostra moto è la migliore preparazione che potete riservarle, anche se può sembrare oneroso, lei in cambio vi riporterà sempre a casa.
ENTRIAMO NEI DETTAGLI CON ALCUNI CONSIGLI PRATICI
Qualsiasi pneumatico enduro racing è adatto ad un viaggio nel Deserto, il mio consiglio è di usare dei Mid/Hard per avere più resistenza all’usura nei tratti rocciosi. Nel caso si pensi di fare diverse esperienze consecutive nel Deserto, è il caso di prendere in considerazione delle gomme specifiche da rally molto più resistenti, noi utilizziamo l'accoppiata MITAS E12 Rally Star al posteriore e all'anteriore il MITAS C21 Stoneking, sono pneumatici molto resistenti e performanti. Sconsiglio gli pneumatici a pale esclusivamente da sabbia (ricordiamoci che il deserto è anche fatto di distese piatte, piste rocciose ...) Camere o Mousse: per le camere sicuramente bisogna andare sulle rinforzate, utilizziamo da anni le 4 mm. Le mousse si possono utilizzare a patto che siano nuove o recenti. Non è piacevole ritrovarsi nella sabbia con mousse che non tengono più il tallone del pneumatico sul cerchio. Trasmissione: la catena va completamente delubrificata, obbligatorio l'utilizzo di catene con O-ring (meglio ancora se X-ring), in caso si pensi di fare un utilizzo intensivo nel Deserto, esistono delle catene da rally molto più resistenti. Meglio arrivare all’evento con una trasmissione nuova o recente. La corona è da preferire con i denti in acciaio per la maggiore resistenza all’usura, soprattutto se la cilindrata della moto è elevata. Per i rapporti, si possono tranquillamente lasciare quelli da Enduro classico, sconsiglio di allungare troppo a meno che si prevedano lunghi trasferimenti o una prevalenza di piste veloci e scorrevoli.
Manubrio/pedane: Vivamente consigliati i paramani in alluminio, sono gli unici che possono preservare le leve in caso di caduta. Consiglio anche un giro di teflon tra i bracciali delle leve freno / frizione ed il manubrio, gli permette di ruotare in caso di caduta senza che si spezzino le leve, offre anche il vantaggio di potersi regolare la posizione delle stesse esercitando solamente un pò di forza. Facoltative le leve anti rottura. La guida sarà (o dovrebbe essere prevalentemente in piedi), quindi se si è abbastanza alti, prevedere dei rialzi manubrio adeguati (il mio consiglio è di non passare i 3 cm). Le pedane maggiorate non sono vitali, ma sono sicuramente più confortevoli, soprattutto se le ore in moto sono molte.
Sul cavalletto attenzione alle modifiche artigianali, spesso si montano quelle belle piastre per aumentare la base di appoggio, verificate bene l’eventuale interferenza con il forcellone durante l'escursione. La massa che viene aggiunta aumenta anche l’inerzia del cavalletto, che per altro non potrà essere bloccato dall’elastico dedicato vista la maggiore base. Il mio consiglio è parcheggiare la moto come segnalato nella sezione dedicata alla guida. Filtro aria: ben pulito e oliato, se possibile e il modello di moto lo prevede è il caso di montare un sovra filtro. Ricordate che se la percorrenza sarà prevalentemente su sabbia il filtro si imbratterà meno, il nemico principale sono le piste polverose, soprattutto se si viaggia in scia ad altre moto. E' bene prevedere un secondo filtro già oliato e tenuto in una busta sigillata pronto per essere montato a metà viaggio. Serbatoio: se il viaggio, come in questo caso, prevede un 4x4 di appoggio che trasporta carburante, è sufficiente l'originale, in caso contrario va valutato in base all'autonomia richiesta, su sabbia calcolo il doppio del consumo abituale.
RICAMBI: leve freno e frizione di scorta, candela (verificate di avere la chiave adatta per smontarla), falsa maglia catena, filtro aria pre oliato, camere d’aria anteriore e posteriore, una leva cambio. 1 kg di olio motore o di olio per la miscela in caso di 2T. Questi sono i ricambi irrinunciabili a patto di aver seguito le indicazioni della preparazione della moto, altrimenti la lista va probabilmente allungata un po’.
Le indicazioni tengono conto di un organizzazione al seguito che fornisce assistenza meccanica, trasporta carburante ed ha tutte le attrezzature necessarie per gli interventi meccanici.
Iniziamo dicendo che le moto Enduro Racing mono sono tutte adatte ad affrontare le dune senza il minimo problema.
Cilindrata per i 4T l'ideale sarebbe dai 250 ai 500 cc, per quanto riguarda i 2T dai 200 ai 300 cc. La cubatura superiore sulla sabbia aiuta ad avere un motore sempre pronto a riprendere, se l'utilizzo prevalente sarà quello del Deserto è meglio andare sulle cilindrate maggiori . Per anni si è pensato che i 2 T fossero meno adatti allo scopo, i viaggi negli anni sono cambiati, una volta si partiva con la Yamaha TT dall'Italia per raggiungere il Marocco. Oggi i viaggiatori, a mio avviso, si sono divisi in maniera più netta, si parte da casa con le grosse bicilindriche, comode non c'è dubbio, ma poi sulla sabbia vera è proprio dura. Il limite invece di chi possiede un mono sportivo, (che sia 2T o 4T non cambia), è che non può certo sostenere un lungo trasferimento (spesso ci si fa trasportare la moto). I nostri viaggi nel Deserto vanno dal 90 % al 100 % di fuoristrada, è quindi venuto meno il trasferimento o quanto meno i tratti di avvicinamento, uno dei problemi principali dei 2T, ora si esce dall'hotel e comincia il divertimento ! Anche il consumo di carburante del 2T non è più un problema (negli ultimi modelli si è ridotto sensibilmente), ma anche perchè con mezzi assistenza al seguito, il carburante è sempre disponibile. Il mio consiglio per divertirsi in sicurezza sulla sabbia, è un Enduro Mono Racing, che sia 2T o 4T è indifferente.
Prima di affrontare la sabbia è quanto mai doveroso porsi qualche domanda e cercare di darsi una risposta sincera. La sabbia non è mai la stessa, a volte è consistente, una volta invece mi sono sentito dire "non pensavo esistesse la sabbia molle" . Non voglio dire che sia impossibile affrontare la sabbia con una moto pesante, ma asserire di aver visto un video con quel pilota che ci riusciva, non è certezza di essere in grado di farlo. Esperienza, capacità, allenamento, età ... sono tanti i fattori che vanno valutati. Un pilota di 25 anni con fisico prestante e buon allenamento non avrà probabilmente problemi (dipende da che bicilindrica), ma un bibliotecario sovrappeso di 55 anni che va al lavoro in monopattino, forse qualche problema lo avrà. La mia vacanza nel Deserto sarà un divertimento o un calvario ?
Pietro Tupputi vanta un'esperienza in moto ultraventennale, come ex pilota di velocità ed enduro, istruttore di guida fuoristrada, meccanico, soccorritore e guida. Per professione organizza e accompagna viaggi avventura, passando gran parte del suo tempo nel deserto in moto o in 4x4. Ha accompagnato oltre 100 spedizioni nel Deserto, viaggi divisi tra Libia, Marocco, Tunisia ed Oman. Da oltre 12 anni con LIVE OUT fornisce le moto a noleggio per gli eventi che organizza.